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Vuoi diventare una PET-MODEL?

giovedì 25 marzo 2010

Ebbene sì, il blog di Pet & The City indice il suo primo (mini)contest dedicato alla ricerca del nuovo volto-copertina della prestigiosissima rivista Hapet's Bazaar, diretta dall'ineffabile Miranda Petsley.

Per partecipare bisognerà mandare una foto-ritratto (quella a fondo bianco) alla mail del blog che trovate a questo LINK oppure grazie al bottone nel menu a destra. Una foto che ritragga la vostra pèttina in tutto il suo splendore, vestita secondo il proprio (o meglio: il suo) concetto di eleganza.

Alla vincitrice l'onore della prossima copertina di Harpet's Bazaar (seguendo le orme delle precedenti pet-models Clementina, DrugQueen, Mekuro e Fafà) in uno scatto del grande fotografo David LaPettelle.


Harpet's Bazaar #4 - Lolita... "fai da te"

martedì 23 marzo 2010

L'editoriale di Miranda Petsley

Non so per quale motivo lo stile continui ad essere appannaggio di pochi, pochissimi. In realtà basterebbe così poco...
Uno specchio, tanto per cominciare. Dei buoni consigli. Senso critico. Ed eleganza.
Con minuscole nozioni elementari infatti ognuno di noi piccoli pet potrebbe così facilmente sviluppare un proprio stile che valorizzi invece di appiattire, che minimizzi i nostri difetti di esserini bidimensionali a forma conica e ci renda speciali, unici... e soprattutto affascinanti.

Ho accolto quindi con estremo piacere la proposta della mia assistente Mekuro di proporre una rubrica in cui si spiegasse come ricreare anche in Pet Society un trend di moda attualissimo, nato alla fine degli anni '70 nel paese del Sol Levante e recentemente riscoperto: lo "Sweet Lolita*" (per poi eventualmente passare al suo equivalente e contrario "Gothic Lolita**", o al Kuro -nero-, Pinku -rosa-, o Shiro -bianco-... tutte indistintamente sottocategorie dei due principali filoni "lolitiani").
Nel mondo reale dei genitori bisogna andare a Parigi per rifornirsi nell'esclusivo "Baby, the star shine bright"? Bene. Da noi basta andare dalla... "cara" Miss Lily.
Ma sapendo cosa comprare.

*Sweet Lolita - così chiamato per la "dolcezza" dei temi che si possono ritrovare su abiti, gonne, borse, ecc. I colori sono: rosa, bianco e azzurro (oppure, a volte, rosso).
Lo Sweet Lolita usa soggetti che ricordano il mondo delle fiabe, animaletti, dolci e pasticcini.
**Gothic Lolita - i colori in questo caso sono nero, rosso e bianco (o blu). I temi gotici riprendono croci, rose, castelli, animali "oscuri" etc.


Harpet's Bazaar #3 - Audrey Again

mercoledì 24 febbraio 2010

L'editoriale di Miranda Petsley

La notte degli Oscar si avvicina, e Miss Lily sta proponendo molte diverse mise ispirate a famosi film del passato così da favorire la creatività di chi intende partecipare al concorso della Playfish. Il disappunto perciò per occasioni tanto attese e inspiegabilmente mancate come questa legata all'icona per eccellenza dello chic, Audrey Petburn, è assoluto. L'abito proposto cade male, allarga i fianchi, rende tutte le pèttine che lo indossano vedove di mezz'età dei Sopranos agghindate per un funerale del capomafia invece che delle Holly Petlitley (com'era nelle intenzioni iniziali) esili e affascinanti.

Per questo stavo quasi per cancellare lo speciale dedicato al revival degli anni '50 quando alla mia nuova assistente Mekuro è provvidenzialmente cascata, dalla pila di impaginati e documenti che mi stava mostrando, una stampata di provini fotografici in cui si era divertita a interpretare quella stessa meravigliosa allure assente dalla collezione ufficiale con abiti e accessori diversi.

La ragazza ha del talento. Mi ricorda me da giovane, così fiduciosa e creativa. La logica conclusione è stata quindi dedicarle la copertina e disporre perché mi accompagnasse a Parigi per le prossime sfilate. Dove ci vestiremo entrambe a lutto se saremo di nuovo costrette a recitare il De Profundis per la vera eleganza...




Harpet's Bazaar #2 - Allarme Rosa

giovedì 11 febbraio 2010


L'editoriale di Miranda Petsley

La Moda è arte, è ispirazione, oltre che affare economico. Ma la Moda è anche Storia ed è cultura, e troppo spesso questo aspetto viene ignorato. Così è importante ricordare che la tradizione di vestire di celeste i bambini e di rosa le bambine risale a quando, in epoche in cui le superstizioni erano parte della vita reale di ogni giorno, si tentava di nascondere i maschi (più preziosi) alla vista delle streghe che volavano animate da feroci intenzioni con coperte del colore del cielo, mentre il rosa era riservato alle femmine, creature inferiori e di poco valore come a dire "se proprio dovete rapire qualcuno prendete lei, la lascio qui bella in evidenza, io non me ne preoccuperò".
Trovo orribile il racconto quasi quanto le collezioni sdolcinate che vengono proposte collezione dopo collezione in questa tinta. Il rosa è un colore difficile, non sta bene a tutte. Se siete pèttine verdi o color mattone il rosa è quanto di peggio possa capitarvi. Sarebbe stato molto meglio per voi vi avessero rapite da piccole. Tollerabile nel caso di incarnato color crema o violetto, resta il fatto che una pet moderna dovrebbe pretendere dai propri genitori un guardaroba personalizzato, e usare molto di più gli specchi (nonché una cartella colori Pantone).


Fashion Style in Pet Society

giovedì 4 febbraio 2010

Essere amici della DrugQueen comporta infiniti vantaggi. Tra questi il poter fare riferimento ai più bei nomi del jet-set di Pet Society.

Così, quando si è trattato di raggiungere la famosa e per certi versi temutissima Miranda Petsley, Direttrice di HarPET's Bazaar (l'equivalente di Anna Wintour o di Meryl Streep "vestita Prada", come dimostra anche il diretto confronto qui in basso tra le tre signore ritratte nei rispettivi uffici) chiedendole umilmente... gentilmente se per caso... per favore fosse disposta a curare una speciale ed esclusiva rubrica di moda e trend per i lettori del blog di Pet & The City la mia ineffabile amica ha detto solamente "Consideralo già fatto".


E così, solamente su queste pagine, direttamente dalle vette della Fashion Industry... ecco il "Miranda Petsley's Style Spot". Ovvero tutto quello che i pèttini più esigenti e informati devono sapere quando si tratta di trend e stile.